Il condizionatore a split è un elettrodomestico che non può mancare in casa durante l’estate e l’inverno.
Grazie al suo sistema a due pompe di calore, infatti, permette di ottenere un getto fresco o caldo a seconda delle proprie esigenze: un ottimo modo di risparmiare spazio ed energia.
Il trasporto dell’aria, infatti, viene affidato a dei tubi di rame che non implicano interventi radicali e aiutano a raffreddare o scaldare gli ambienti molto rapidamente: un grande vantaggio per tutta l’abitazione!
Spesso un appartamento o una casa indipendente può presentare delle criticità a livello termico: per esempio, non sempre le stanze hanno a disposizione una finestra o un altro dispositivo che permetta di arieggiare l’ambiente o, viceversa, di renderlo più mite.
In questo caso si può utilizzare il condizionatore a split spostando quest’ultimo, ma a riguardo ci sono alcune perplessità che è meglio chiarire.
Come si fa a movimentare lo split da una camera all’altra? È possibile farlo sempre? Occorre chiamare un esperto o si può procedere con il fai-da-te?
In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere quando si vuole movimentare l’impianto di climatizzazione.
Com’è fatto un condizionatore a split
Prima di capire se è possibile spostare questo apparecchio, è meglio conoscere la sua struttura. Il macchinario è composto da 4 sezioni principali:
- Compressore
- Condensatore
- Evaporatore
- Organo di laminazione
A questi si aggiungono altre componenti come le ventole e il tutto si divide in una parte interna e in una esterna: lo split si trova in quest’ultima e ha la funzione di dosare e dirigere il getto d’aria a secona delle proprie esigenze.
Per questo motivo molto spesso può essere anche gestito attraverso un telecomando che comunica con dei chip elettronici presenti nella parte interna.
Il funzionamento generale del condizionatore sfrutta un ciclo dove il fluido viene compresso grazie a una pressione molto elevata, diventando liquido e passando attraverso l’organo di laminazione: in questo modo assume una bassa temperatura e può essere trasportato nei tubi di rame fino all’evaporatore.
Qui avviene l’evaporazione, che vede la trasformazione del liquido in un vapore freddo o caldo che grazie alla ventole si può propagare in tutta l’abitazione: detto così può sembrare un processo lungo, ma in realtà basta davvero poco per azionare il climatizzatore e contrastare così il caldo torrido in estate o il freddo pungente dell’inverno.
Spostare lo split del condizionatore: un’operazione delicata
Come abbiamo visto nell’introduzione, ci sono alcuni casi dove si ha l’esigenza di movimentare il climatizzatore con la necessità, quindi, di essere particolarmente attenti a non rovinare un componente importante come lo split.
Sicuramente in questo caso il primo suggerimento che possiamo darvi è quello di rivolgervi possibilmente a un tecnico specializzato, meglio se convenzionato dalla ditta che ha prodotto il vostro apparecchio: sicuramente lui saprà se non ci saranno problemi nella movimentazione e come effettuarla in modo da non pregiudicare il funzionamento dell’impianto.
Se invece preferite agire in maniera autonoma o chiedendo aiuto a un conoscente che se ne intende nessun problema: non si tratta di un’operazione troppo difficile.
La cosa più importante in questo caso è assicurarsi che l’impianto sia staccato, un po’ come quando si cambia una lampadina: è necessario evitare che si possano verificare guasti con l’accensione accidentale di ventole o condensatori.
Attenzione alle tubature che, a seconda della lunghezza e della conformazione delle stanze, andranno gestite con dei raccordi e delle prolunghe apposite: è comune, ma sconsigliato, utilizzare il silicone che potrebbe non reggere altrettanto bene all’azione dell’acqua.
I tubi di rame devono essere, inoltre, maneggiati con attenzione per evitare di danneggiarli.