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Inps Pensione Extracomunitari. Ottenerla per i lavoratori rimpatriati

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Il diritto del lavoro in Italia tutela tutti i lavoratori in regola in patria e all’estero anche con strumenti pensionistici e di ammortizzazione sociale come la NASPI riconosciuta ai lavoratori all’estero. Tuttavia, per molti lavoratori immigrati che hanno vissuto e lavorato in regola in Italia, la pensione è una preoccupazione importante al momento del rientro nel loro paese d’origine. Come tutti gli altri lavoratori, se hanno soddisfatto i requisiti pensionistici e hanno versato regolarmente i contributi previdenziali all’INPS anche gli immigrati sono soggetti di diritto per la pensione.

Il diritto alla pensione per lavoratori immigrati

Per ottenere la pensione, i lavoratori immigrati devono soddisfare i requisiti pensionistici previsti dalla legge, che sono quelli di avere versato per un certo numero di anni i contributi all’INPS. Inoltre, è necessario che abbiano rispettato le norme vigenti in materia di collocamento e di trattamento dei lavoratori immigrati. Queste norme stabiliscono, oltre la disciplina dell’immigrazione clandestina, anche i requisiti per ottenere la pensione per i lavoratori immigrati e le modalità per ottenerla. Tuttavia, il rapporto dell’Inps sugli immigrati extra-UE attivi previdenziali dice che la percentuale degli immigrati percettori di pensione aventi diritto è nettamente inferiore a quella degli italiani.

Contributi previdenziali versati da lavoratori immigrati in Italia

I lavoratori immigrati che hanno vissuto e hanno lavorato in Italia sono stati tenuti a versare regolarmente i contributi previdenziali all’INPS durante il loro periodo di lavoro. Questi contributi sono importanti per determinare l’importo della pensione che sarà percepito in futuro. Tuttavia, in alcuni casi, i contributi versati non vengono rimborsati o riscattati. Ecco quali sono i casi in cui i contributi versati non vengono rimborsati. Il sistema cambia a partire dal 1 gennaio 1996, con la riforma Dini e il passaggio dal sistema contributivo delle pensioni a quello retributivo. Gli stranieri assunti dopo il 1 gennaio 95 possono chiedere la pensione di vecchiaia anche senza aver completato i 20 anni di contributi minimi richiesti, ma solo in caso di rimpatrio. Se lo straniero extracomunitario non è rimpatriato, per avere la pensione occorrono gli stessi requisiti degli italiani, cioè 20 anni di contributi e una pensione pari a 2,8 volte l’assegno sociale.

Come chiedere il riscatto dei contributi INPS versati da lavoratori immigrati

Un lavoratore immigrato che ha versato regolarmente i contributi previdenziali all’INPS durante il suo periodo di lavoro in Italia, può incontrare difficoltà nell’adempimento burocratico per ottenere la pensione. Il lavoratore immigrato o extracomunitario che rientra nel suo paese d’origine e che ne abbia diritto può chiedere la pensione, oppure il riscatto dei contributi versati all’Inps durante il suo periodo di lavoro in Italia.

Questo processo di riscatto o rimborso dei contributi della pensione INPS versati da lavoratori extracomunitari rimpatriati, è stato cancellato dalla Bossi-Fini e molti extracomunitari hanno perso anni di contributi – come ci dicono dallo Studio Legale specializzato in diritto internazionale dell’immigrazione Damiani&Damiani che si occupa di Inps e pensioni degli extracomunitari. In caso di difficoltà ad ottenere il riscatto o il rimborso dei contributi della pensione versati da lavoratori extracomunitari rimpatriati, è più veloce e sicuro ricorrere ad uno studio legale per l’assistenza nella procedura di riscatto e rimborso dei contributi da lavoro da parte di lavoratori immigrati extracomunitari rimpatriati nel loro paese d’origine.

Le convenzioni internazionali dell’Italia per il riconoscimento della pensione

L’Italia ha stipulato diverse convenzioni internazionali per rendere più facile e garantire il riconoscimento della pensione ai lavoratori immigrati che sono tornati nel loro paese d’origine. Queste convenzioni garantiscono che i contributi versati in Italia vengano riconosciuti e presi in considerazione per il calcolo della pensione. Ecco alcune delle convenzioni più importanti stipulate tra Italia e Paesi ExtraUe (a questo link elenco completo):

  • Convenzione tra l’Italia e l’Albania
  • Convenzione tra l’Italia e la Bosnia-Erzegovina
  • Convenzione tra l’Italia e la Tunisia
  • Convenzione tra l’Italia e Canada
  • Convenzione tra l’Italia e Australia
  • Convenzione tra l’Italia e Argentina
  • Convenzione tra l’Italia e Brasile
  • Convenzione tra l’Italia e Messico
  • Convenzione tra l’Italia e Corea
  • Convenzione tra l’Italia e CapoVerde
  • Convenzione tra l’Italia e Turchia
  • Convenzione tra l’Italia Uruguay
  • Convenzione tra l’Italia e Venezuela
  • Convenzione tra l’Italia e USA

Queste sono solo alcune delle convenzioni internazionali che l’Italia ha stipulato per garantire il riconoscimento della pensione ai lavoratori immigrati.

Qualche esempio di condizioni per le quali un immigrato può percepire la pensione

Per i lavoratori immigrati che hanno versato regolarmente i contributi previdenziali all’INPS durante il loro periodo di lavoro in Italia, la pensione può essere un diritto. Tuttavia, il processo per ottenere la pensione può essere complesso e richiedere l’assistenza di un esperto. Ecco cosa i lavoratori immigrati che hanno versato contributi all’INPS devono fare per avere la pensione o per riscattare i contributi INPS:

  1. Verificare di aver soddisfatto i requisiti pensionistici
  2. Verificare di aver rispettato le norme in materia di collocamento e di trattamento dei lavoratori immigrati
  3. Chiedere il riscatto dei contributi INPS se necessario
  4. Verificare se l’Italia ha stipulato una convenzione internazionale con il loro paese d’origine per garantire il riconoscimento della pensione
  5. Chiedere il riscatto dei contributi INPS se necessario con l’aiuto di un esperto del diritto internazionale dell’immigrazione

In generale i lavoratori extracomunitari possono ottenere la pensione:

  • Se hanno 67 anni di età (per il biennio 2019-2020) e 20 anni di contributi, possono avere diritto alla pensione di vecchiaia
  • Se hanno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, possono avere diritto alla pensione anticipata
  • Se sono colf, badanti o lavoratori domestici, possono avere diritto alla pensione se sono legalmente soggiornanti in Italia o se hanno un permesso di soggiorno per asilo o per protezione sussidiaria

Seguendo questi prassi, i lavoratori immigrati che hanno versato contributi all’INPS potranno ottenere la pensione che hanno guadagnato durante il loro periodo di lavoro in Italia.

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