La targa di un automobile deve essere sempre leggibile secondo il Codice della Strada vigente. Per non infrangere la legge e pagare multe decisamente salate si devono sostituire entrambe le placche. In questo articolo valuteremo tutte le procedure necessarie per immatricolare nuovamente l’autovettura.
Cosa succede quando la targa non è più leggibile?
Il Codice della Strada non tiene conto dei motivi che hanno reso illeggibile una targa automobilistica. Le cause sono ininfluenti agli occhi della legge e quindi è inutile appellarsi a delle scusanti per evitare le doverose sanzioni. Molto spesso è l’usura causata dal tempo e dalle condizioni atmosferiche a provocare un sensibile scolorimento della placca.
Altre volte può essere un incidente o un tamponamento a causare un danno. In entrambi i casi, come previsto dalla legge, bisogna assolutamente cambiare la targa anteriore insieme a quella posteriore. Le conseguenze della mancata sostituzione non sono lievi e prevedono anche una sostanziosa multa da saldare. Nelle città è molto più facile imbattersi in veicoli con targhe sbiadite e malridotte, ma in generale questo problema è molto più diffuso di quanto si possa comunemente pensare.
Molti automobilisti ingenuamente ripassano con un pennarello nero indelebile le parti sbiadite. Commettono un errore perchè Le lettere vengono realizzate infatti con una vernice autorizzata dal Ministero dei Trasporti. La tintura è concepita infatti per assicurare visibilità anche di notte e in condizioni speciali. In questo caso quindi si rischia di commettere un reato di contraffazione che viene ovviamente perseguito in sede penale. È meglio evitare il fai da te come ricorda l’articolo 100 del Codice della Strada e rivolgersi presso un ufficio della direzione generale della motorizzazione.
La nuova immatricolazione richiede del tempo e durante questo periodo il mezzo può circolare solo se il possessore del medesimo riporta tutte le informazioni della targa su un pannello bianco. Le multe prevedono una somma che può arrivare fino a 335€ e sono previste anche per le targhe rese illeggibili dalla sporcizia. L’immatricolazione presso il Pubblico Registro Automobilistico è fondamentale in Italia e per questo l’integrità della placca è imprescindibile per il Codice della Strada.
Quando costa e come sostituire una targa deteriorata
L’articolo 93 del Codice della Strada elenca tutti i passaggi necessari. La sostituzione viene equiparata dalla legge ad una nuova immatricolazione del mezzo. Bisogna quindi registrare la nuova targa al Pubblico Registro Automobilistico. Per avviare la procedura il possessore dell’autoveicolo deve semplicemente recarsi presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista portando con sé la targa da sostituire, il certificato di proprietà, la carta di circolazione, la fotocopia del documento d’identità e i moduli DTT2119 e NP2. La procedura prevede un esborso di 64€ per la nuova immatricolazione, 27€ destinati all’ACI e infine 10€ per la motorizzazione.
Conclusione
La targa quando è deteriorata o poco leggibile deve essere sostituita quanto prima dal conducente del veicolo per evitare multe e sanzioni. Il procedimento di sostituzione non è complesso e consente la nuova immatricolazione con una spesa che si aggira intorno ai 200€.