Ci sono tantissime cose nuove sempre da imparare. Per esempio non tutti sanno il perché si dice una preghiera a Sant’Antonio quando si vuole ritrovare un qualcosa che è andato perduto. Ma di cosa si tratta? Funziona o e una leggenda tramandata da generazione in generazione? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
La storia della preghiera a Sant’Antonio
Sant’Antonio da Padova è una figura venerata e riconosciuta in tantissime parti del mondo. La sua popolarità non è solo per la sua storia ricca di dettagli particolari ma anche per essere colui che fa ritrovare le cose perse, solo con una preghiera.
Per comprendere bene tutto, bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo. La venerazione di questo Santo ha origini popolari ma secondo gli scritti si deve anche cercare nel “si quaeris miracula” ovvero Il Sequieri. Il Sequieri è una preghiera molto potente ed è la più recitata nel mondo.
La sua composizione è in lingua latina ed è completamente in onore del Santo, utilizzata per ritrovare tutte le cose perdute. Questa preghiera è del 1233 stata composta da Giuliano da Spira in occasione della festa di Sant’Antonio proprio per ritrovare le cose perdute lungo la strada.
La traduzione in italiano è la seguente:
- Se cerchi i miracoli, ecco messi in fuga la morte, l’errore, le calamità e il demonio; ecco gli ammalati divenir sani.
- Il mare si calma, le catene si spezzano; i giovani e i vecchi chiedono e ritrovano la sanità e le cose perdute
- S’allontanano i pericoli, scompaiono le necessità: lo attesti chi ha sperimentato la protezione del Santo di Padova.
- Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
La preghiera per ritrovare oggetti o se stessi?
Bisogna evidenziare che la preghiera così come è stata redatta, chiede protezione a questo Santo soprattutto dagli errori che si possono commettere in vita nonché tutte quante le possibili tentazioni (demonio) ma anche le calamità che non si possono controllare per volere del destino.
Negli anni queste parole sono state usate anche per ritrovare quelli che sono degli oggetti smarriti, ma secondo le testimonianze storiche la preghiera è atta a cose immateriali e per ritrovare se stessi.
Al Santo ci si affida quindi quando ci si sente smarriti, dentro un vortice dalla quale non si riesce più ad uscire per ritrovare una nuova vita.