Di solito, per quanto riguarda i piccoli lavori di manutenzione dell’esterno e dell’interno della casa, è importante distinguere tra manutenzione straordinaria e manutenzione ordinaria. La ristrutturazione invece è un intervento più invasivo e di maggiore impatto, sia finanziario che riguardante tempistiche e risorse. Spiegheremo in modo semplice e chiaro, le caratteristiche utili a riconoscere la tipologia di modifica e intervento e i documenti necessari per richiederla.
Per manutenzione straordinaria si intende la riparazione e/o sostituzione di componenti strutturali di un’abitazione. Questo tipo di lavori può riguardare sia l’esterno che l’interno dell’edificio.
A differenza della manutenzione ordinaria però, non si tratta di modifiche effettuate su base regolare che mirano al mantenimento delle parti, ma di interventi come la realizzazione di ringhiere, la sostituzione degli infissi o per quanto riguarda l’interno ad esempio, la sostituzione di pareti quali tramezzi. Ogni volta che richiediamo un elemento di novità all’Interno dell’intervento necessario alla modifica, siamo richiedendo una manutenzione straordinaria.
La sostituzione o rimozione di tramezzi ad esempio, è uno dei lavori di manutenzione più richiesti, perché in poco tempo, si ha la possibilità di cambiare l’aspetto dell’interno dell’abitazione. Per ottenere l’intervento è necessario però assicurarsi attraverso un’attenta analisi, che non si tratti di un elemento fondamentale nella struttura della casa, come un muro portante. In questo caso non è possibile intervenire per modifiche o eliminazione.
Ad ogni modo, queste tipologie di lavoro, non devono alterare la volumetria dell’edificio. Questo è uno dei requisiti fondamentali. Per avere una panoramica generale delle differenze tra la manutenzione straordinaria e ordinaria, citiamo anche esempi della seconda. Rientrano in questa categoria infatti, lavori come la modifica di impianti tecnologici esistenti, la semplice tinteggiatura di pareti, infissi e soffitti, la riparazione di ringhiere, gli interventi su camini e la sostituzione delle persiane (che tendono a usurarsi molto in fretta, con variazioni in base al materiale e alla temperatura/umidità della zona in cui è situata l’abitazione).
Perché è importante distinguere queste attività? Bisogna avere la capacità di saper riconoscere le conseguenze della tipologia di lavoro e cosa ci serve per dare l’avvio alla manutenzione. Una delle motivazioni principali in ogni caso, è legata alla presentazione dei documenti necessari per l’approvazione e l’inizio dei lavori: la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); non è necessarie invece, per i lavori di manutenzione ordinaria. Inoltre, per capire come usufruire delle detrazioni, è necessario distinguere la tipologia di lavoro.
Infatti la manutenzione straordinaria gode della detrazione legata a Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Bonus Mobili e Bonus Verde. Per assicurare la corretta comprensione dei dettagli che riguardano la manutenzione straordinaria e ordinaria, riportiamo l’esatta definizione di entrambe secondo la legge.
Per manutenzione ordinaria si intendono “gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”.
Per manutenzione straordinaria si intendono “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso;(lettera così modificata dall’art. 17, comma 1, lettera a), legge n. 164 del 2014)“.
Pe ristrutturazione e opere di edilizia invece si intendono “gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza”.
Le tempistiche per quanto riguarda questa manutenzione, variano di molto in base al tipo di intervento; potrebbero volerci settimane o a volte anche mesi per completare le modifiche. Chi ha la responsabilità di procedere all’organizzazione delle risorse per finanziare i lavori? Se ci troviamo in una casa o in un appartamento in affitto, i lavori di manutenzione straordinaria, come riparare l’ascensore o acquistare una nuova caldaia (a patto che non si tratti di un impianto condominiale) spettano esclusivamente al proprietario dell’abitazione.
Categorie di manutenzione straordinaria: lavori esterni
Partiamo dunque con gli interventi che riguardano le zone esterne della casa. Se abbiamo bisogno di cambiare o realizzare ringhiere, cancelli, recinsioni, porte o finestre, ci troviamo sicuramente davanti a lavori di manutenzione straordinaria. Non si tratta infatti, di interventi periodici o richiesti su base regolare e stiamo parlando di sostituire elementi dell’abitazione e/o di ripararli, perchè sono stati danneggiati o ousurati nel tempo.
Ovviamente la durata e l’organizzazione degli interventi varia in base alle dimensioni dell’abitazione, delle componenti in questione e ai materiali da manovrare. Le finestre ad esempio, sono l’intervento più semplice e veloce da realizzare tra quelli indicati. Per quanto riguarda il rifacimento e/o la ristrutturazione di balconi, ci troviamo ancora una volta davanti alla manutenzione straordinaria, perchè stiamo richiedendo l’inserimento di elementi di novità nel lavoro.
Un altro esempio riguarda la realizzazione di intonaci esterni. Questo tipo di lavoro richiede diverse applicazioni, tra le quali è necessario lasciar passar tempo per l’asciugatura. Se vogliamo modificare o creare un giardino o un cortile inoltre, possiamo usufruire di detrazioni fiscali come il bonus ristrutturazione del 50% per il rifacimento della pavimentazione esterna.
Categorie di manutenzione straordinaria: lavori interni
Spostandoci invece all’interno della casa, possiamo riportare sotto questa categoria, richieste che vanno dalla modifica della struttura delle rampe e/o delle scale a quella dei servizi igienici, come la sostituzione dei sanitari. Anche se si parla di abbattere tramezzi (senza modificare la tipologia dell’unità immobiliare) o di effettuare delle modifiche e nel caso di installazione di impianti o pannelli solari e fotovoltaici, non si tratta di lavori di manutenzione ordinaria. Non ricorreremmo infatti a questi interventi su base periodica.
Un altro esempio calzante è sicuramente l’installazione di scale di sicurezza e ascensori. Questi lavori richiedono non solo tempistiche superiori e molto spazio, ma soprattutto che la struttura rispetti determinati requisiti, legati appunto alla sicurezza. Un altro esempio sono gli interventi finalizzati al risparmio energetico domestico. Questo tipo di lavoro limita i consumi per ridurre gli sprechi degli impianti di raffreddamento (utilizzati durante i periodi estivi più caldi, come luglio e agosto) e riscaldamento della casa (che consumano molto durante i mesi invernali più rigidi, che vanno da dicembre a febbraio).
L’installazione di valvole termostatiche rappresenta un’eccellente soluzione di risparmio, che riduce direttamente le spese sulla bolletta e influisce positivamente sulla salute eliminando gli sbalzi termici del condizionatore. Ulteriori idee green legate al risparmio energetico sono le lampade Led a basso consumo, che inquinano e consumano meno delle lampadine classiche o ancora gli impianti termici solari che forniscono riscaldamento sfruttando l’energia del sole.
Le agevolazioni per quanto riguarda il settore energetico, possono raggiungere percentuali interessanti e nello specifico il 65% di detrazione per le spese totali. Rientrano in questa categoria di agevolazione, interventi legati a pompe di calore per il riscaldamento, sistemi di building automation, collettori solari e generatori ibridi.
I lavori che possono garantire l’invece il 50% di detrazione riguardano caldaie a biomassa o a condensazione, schermature solari o sostituzione di finestre per migliorare la prestazione energetica.
Il condizionatore a split, oggi molto richiesto, con sistema a due pompe di calore, offre la scelta di fuoriuscita di aria calda o fredda in base al periodo dell’anno e alle esigenze personali. Spostare lo split è un’operazione piuttosto delicata che richiede un team di esperti nel settore. L’apparecchio andrà maneggiato con cura per non danneggiare ventole e condensatori. L’intervento richiede tempo e la risorse necessarie per lo spostamento, soprattutto finanziarie.
A questo proposito, per quanto riguarda l’acquisto e/o sostituzione di impianti per l’aria condizionata, anche nel caso di manutenzione edilizia straordinaria, è possibile usufruire di bonus confermati dalla Legge di Bilancio 2021. L’agevolazione fiscale può avere influenze finanziarie positive per il soggetto in questione con sconti fino al 65% di detrazione.
Per quanto riguarda invece la scelta di piante da appartamento, possiamo dire che alcune tipologie per dimensione e caratteristiche visive, possono cambiare drasticamente l’aspetto dell’appartamento. Piante come il tronchetto della felicità ad esempio, possono raggiungere dimensioni di circa 10 metri in natura, mentre in casa, non supera di solito i 2 metri di altezza.
Un altro esempio di esemplari di piante più ricercati, da inserire nella propria casa, sono le piante sempreverdi o le piante grasse. Il vantaggio in questo caso, è che non si necessita di una manutenzione costante per tenere vive e in salute le piante; per esempio non hanno bisogno di essere annaffiate regolarmente. Inoltre, hanno la capacità di sopravvivere ad alte e/o basse temperature e sono dunque adatte a ogni tipo di stagione.
Per concludere, in caso dunque di necessità di eseguire lavori all’interno o all’esterno della propria abitazione, il consiglio migliore è informarsi ed essere preparati con l’apposita documentazione necessaria all’avvio degli interventi. Questa pratica guida può fungere da strumento per gettar luce sull’individuazione della tipologia di manutenzione.